Campagna di comunicazione realizzata per il Museo Archeologico Salinas di Palermo in occasione dell’esposizione/conferenza Veramente Falsi – I reperti impresentabili del Salinas a cura di Flavia Frisone (23 Settembre 2015).
“I grandi Musei sono fatti di storie. Storie di avventure, di esaltanti scoperte, di misteri svelati e di memorie da consegnare alla posterità. Ma a volte anche storie di segreti che non possono essere raccontati, blindati con la consegna del silenzio, che pesano su oggetti dannati al buio dei magazzini.
Anche fra le straordinarie collezioni del Salinas ci sono di queste “pecore nere”, che i recenti lavori di restauro hanno fatto venire alla luce. Si tratta di una serie di stranissimi oggetti, animali fantastici, incredibili figure umane e iscrizioni misteriose, rinvenuti intorno alla metà dell‘Ottocento a Giardini-Naxos, e legati a un’intricata vicenda di dubbi, inchieste e sequestri alla fine della quale furono nascosti per sempre alla vista del pubblico.
Oggi questi oggetti impresentabili ritornano allo scoperto. Ne racconteremo le bizzarre vicende. Sapremo come questi falsi reperti archeologici riuscirono a fare il giro d’Europa nel mercato internazionale dei “cacciatori di antichità”. Come in un giallo, indagheremo quello spazio umbratile in cui un tempo operavano, fianco a fianco – e talvolta in complicità -, illustri archeologi e scavatori clandestini.
E se l’originalità e l’aspetto curioso di questi oggetti racconterà della “sfida” del falsario, in bilico fra la sfacciata arroganza e l’estrema ingenuità, essa parlerà al tempo stesso dell’idea dell’antico plasmata da un’archeologia ai suoi primi passi, in una stagione in cui i falsi potevano costituire un vero e proprio percorso alternativo di conoscenza. Come ha mostrato il recente convegno internazionale “Impostures savantes” tenutosi all’Institut national d’histoire de l’art (INHA) di Parigi, dove anche i falsi segreti del Salinas hanno raccontato i loro segreti d’autore.”
(Museo Salinas 18 Settembre 2015)
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